Ciascun apparecchio acustico viene regolato ed impostato in base alle esigenze uditive del suo portatore.
Con il passare del tempo, oltre a usurarsi, il dispositivo necessita di aggiustamenti ulteriori da parte dell’audioprotesista che provvederà a rendere l’apparecchio al massimo della sua potenzialità. Solitamente ogni due anni bisognerebbe effettuare un controllo che attesti il corretto funzionamento dell’impianto soprattutto in casi di fluttuazioni del volume, suono sibilante, aumento dell’ipoacusia e malfunzionamento dello stesso. Queste problematiche si possono verificare, come nell’esempio del suono sibilante continuo, a causa di guasti all’apparecchio molto spesso causati da un accumulo di cerume nelle orecchie. A volte la patologia uditiva può andare incontro ad un progressivo peggioramento che può comportare il cambio o l’aggiornamento dell’impianto acustico. Talvolta invece il problema è derivante dall’apparecchio stesso e diviene dunque necessario sostituire la batteria o controllare che il collegamento tra la chiocciola ed il ricevitore avvenga correttamente.
È fondamentale mantenere un’adeguata regolazione del dispositivo acustico, al fine di evitarne un uso improprio e modificarne le impostazioni da soli senza la consulenza professionale di un audioprotesista.
Come adottare una corretta manutenzione
In media la durata di un apparecchio acustico varia dai 3 ai 5 anni ma possono anche durare più a lungo. La sua corretta funzionalità dipende dalla scelta del modello e dalla manutenzione costante. È fortemente consigliato monitorare quotidianamente la sua efficienza assicurandosi che l’impianto garantisca performance uditive sempre alte e adottare particolari attenzioni da parte del portatore.
Il dispositivo va pulito regolarmente e delicatamente servendosi di un panno morbido e di uno spazzolino apposito, senza utilizzare acqua o solventi nocivi; le batterie vanno conservate all’interno di un contenitore pulito ed asciutto, rimuovendole nel caso in cui non vengano utilizzate. È fondamentale rimuovere l’impianto nel caso in cui vengano applicati cosmetici quali lacca per capelli, dopobarba, profumi o abbronzanti, poiché potrebbero causare danni all’interno del dispositivo.
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